Molte delle attrezzature necessarie per
l'apnea sono comuni anche all'immersione con autorespiratore,
seppure con differenti caratteristiche specifiche. Si usano
pinne generalmente di lunghezza media, a pala più larga
e mediamente più rigida; esistono anche pinne a scarpetta
non intera ma con cinghiolo regolabile, che vanno indossate
con appositi calzari con suola.
La maschera può essere di volume maggiore,
e possono così essere utilizzate maschere con più
ampio campo visivo.
Le mute per immersioni con autorespiratore
devono offrire una migliore protezione contro il freddo, considerate
le profondità operative e i tempi di permanenza notevolmente
maggiori.
Lo spessore è dunque generalmente superiore
a quello delle mute da apnea (oltre i 5 mm). Le mute umide
possono essere in due pezzi, con cerniera; le mute dette semistagne
sono comunque mute umide, nelle quali sono adottati particolari
accorgimenti (cerniera stagna posta lungo le spalle) per limitare
al minimo l'ingresso dell'acqua. 
Esistono inoltre in commercio mute stagne,
che hanno tuttavia un impiego limitato (per lo più
immersioni professionali in ambienti particolarmente freddi).
Hanno una conformazione che permette una tenuta stagna (calzari
incorporati, apposite guarnizioni ai polsi e al viso).
Sono inoltre collegate alla presa di bassa
pressione dell'erogatore: attraverso una valvola è
possibile regolare l'ingresso di aria all'interno della muta,
che può avere così anche una funzione equilibratrice
dell'assetto durante l'immersione. Per questa ragione, che
implica una certa complessità di utilizzo e una notevole
attenzione per evitare inopportuni errori di manovra, il loro
uso è raccomandato a subacquei già esperti.
Vengono naturalmente utilizzati guanti e calzari; la zavorra
varierà in relazione al tipo di equipaggiamento adottato.
Le torce usate per l'ARA sono generalmente
grandi e potenti, con ampio raggio di illuminazione e notevole
autonomia.
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