Si tratta di attività subacquee realizzate con tecniche
di intervento, alla presenza di operatori oppure con controllo
a distanza dalla superficie, a varie profondità, per
osservare le caratteristiche ambientali, raccogliere dati
strumentali o eseguire interventi di tipo operativo o lavorativo.
Queste attività, già praticate
dalla seconda metà del sec. XIX, si diffusero soprattutto
nel secondo dopoguerra; dagli anni Sessanta, le grandi compagnie
internazionali con tecniche d'avanguardia resero possibile
il razionale sfruttamento delle risorse naturali del mondo
sommerso, solo parzialmente esplorato: giacimenti petroliferi
sottomarini, depositi di minerali preziosi, risorse ittiche.
Caratteristiche peculiari dell'immersione professionale
sono la profondità e la durata, generalmente di gran
lunga maggiori rispetto a quelle dell'immersione sportiva.
Oltre all'uso di miscele respiratorie diverse dall'aria, nel
caso di interventi di lunga durata e grande profondità
(oltre i 100 m), è stata messa a punto una tecnica
definita immersione in saturazione.
Una volta che l'organismo umano, sottoposto
a una certa pressione, ha assorbito i gas inerti che compongono
la miscela respiratoria fino a raggiungere la saturazione,
se la profondità resta invariata il volume dei gas
diffusi nei vari tessuti non subisce altri aumenti in relazione
alla durata dell'immersione. 
La conseguenza più importante di questo
fenomeno è che dal momento in cui un sommozzatore raggiunge
la saturazione alla quota di lavoro, potrà sostare
e lavorare a quella profondità per settimane senza
che, al momento del ritorno in superficie, ciò determini
un ulteriore aumento del tempo necessario per la decompressione.
Gli studi di fisiopatologia respiratoria hanno
inoltre dimostrato che l'uomo può vivere e lavorare
in condizioni di iperbarismo per vario tempo senza che, almeno
allo stato attuale delle conoscenze, si abbiano sull'organismo
gravi ripercussioni funzionali e anatomiche.
Gli operatori subacquei sono stati dunque dotati
di supporti logistici adeguati, come camere iperbariche sottomarine
o di superficie simili a piccoli alloggi e dotate di servizi,
nelle quali poter rientrare al termine del turno di lavoro,
e quindi riposare e nutrirsi in ambiente asciutto e ad una
pressione equivalente a quella della quota di lavoro.
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